Livio Senigalliesi
Photoreporter

Didattica

One-to-One Streaming Lessons

Area Professionale

Fotogiornalismo, Storytelling, Reportage Documentaristico, Reportage Antropologico

  • Avviamento alla professione di fotogiornalista
  • Progettazione e realizzazione di un progetto fotografico
  • Contenuti e strategie per i social media
  • Consigli per la realizzazione di un viaggio in zone difficili (terremoti, carestie, conflitti)
  • Editing delle tue immagini o del tuo reportage
  • Lettura portfolio
  • Gestione dello stress durante le fasi di realizzazione di un servizio e al ritorno da un viaggio

Progetti Didattici


Fotografia e dibattiti intorno ai fatti del nostro tempo.
Progetti didattici.

Livio Senigalliesi, fotogiornalista con decennale esperienza in aree di conflitto, segue da più di 20 anni con attenzione e sensibilità le rotte migratorie che portano i profughi in fuga dalla guerra ad approdare sulle coste del continente europeo (Grecia e Italia).
Ne segue gli sbarchi, la dura vita quotidiana e il faticoso inserimento sociale.
E’ stato spesso invitato nelle Scuole Medie, Superiori e in varie Facoltà Universitarie in qualità di testimone del nostro tempo.

Durante gli incontri con gli studenti, Senigalliesi racconta i retroscena di un lavoro difficile e approfondisce con proiezioni di immagini e testimonianze personali i conflitti vissuti in prima linea e le gravi conseguenze per le popolazioni civili, divenute le vittime delle guerre moderne.
Le crisi umanitarie a cui assistiamo in questo periodo sono una conseguenza diretta delle guerre e della povertà che affliggono molte regioni del pianeta.

Pur avendo lavorato in qualità di inviato per i maggiori giornali nazionali ed esteri, Senigalliesi ha sempre pensato che mostre, libri ed incontri con gli studenti fossero un mezzo determinante per approfondire storie che spesso non trovano posto sui giornali o vengono dimenticati dai programmi didattici.

La sinergia con il corpo docente nell’ambito della preparazione degli incontri e l’empatia che si sviluppa con gli studenti, rendono questo progetto didattico molto utile alla comprensione delle problematiche dei nostri giorni e permettono di coprire anni di storia recente spesso nei testi scolastici.

E’ possibile tarare il contenuto degli incontri a seconda delle esigenze delle varie scuole.
In un Liceo Artistico – per esempio – si presterà maggiore attenzione a fattori legati alla tecnica fotografica, alla composizione e produzione dell’immagine senza tralasciare l’uso delle tecnologie digitali.
Al Liceo Classico e Scientifico si prediligerà un taglio più storico in cui la fotografia rimane il documento inconfutabile dal quale partire per un’analisi critica dei fatti. All’Università l’approcciò è più approfondito e specialistico e dedicato a studenti adulti che si avviano alla professione giornalistica.

Tempistica:
dopo aver incontrato il corpo docente ed aver scelto con loro i temi più consoni, si passa alla fase operativa. Considerando la complessità degli argomenti propongo sempre più di un incontro per ciascuna classe in modo che ci sia tempo di dialogare e sviluppare sinergie e approfondimenti.
Ogni incontro avrà la durata di un’ora e mezza, tempo utile a introdurre il mio lavoro, proiettare alcune immagini tratte dal sito, discutere i temi in oggetto e lasciare spazio alle domande degli studenti.
Saranno i dirigenti didattici a valutare la possibilità di trovare spazio e tempo idoneo a questi incontri.

Generalmente i temi trattati fanno riferimento a momenti storici come:
la caduta del Muro di Berlino,
la guerra nella ex-Jugoslavia,
crisi mediorientali,
ISIS e terrorismo,
genocidi passati e recenti (dalla Shoah al Ruanda e Cambogia),
Vietnam e le conseguenze della guerra chimica,
Hiroshima e le conseguenze della bomba atomica,
Caucaso, violenza e stupro etnico,
Diritti Umani e ruolo della Nazioni Unite nelle aree di conflitto,
bambini soldato,
Congo, una guerra senza fine legata al consumismo occidentale.


Workshops


Inoltre tengo workshop specifici
con un taglio professionale
per chi ha intenzione di lavorare
in condizioni difficili
come zone di conflitto e aree colpite da disastri naturali.

BEING A WAR REPORTER

A chi è dedicato:
professionisti o semi-professionisti con solide conoscenze di fotografia e forti motivazioni.
Studenti scuole di fotografia (diplomati e laureati).
Corsisti delle Facoltà di Scienze della Comunicazione e Antropologia.
Studenti delle scuole di giornalismo.

  • Visione portfolio e analisi delle motivazioni dei corsisti
  • Come cercare una storia
  • Principali fonti d’informazione
  • Fattibilità, rischio e benefici
  • Bibliografia e studio storico/politico dell’area in cui si andrà ad operare
  • Finanziamento progetti e sbocchi professionali
  • Crowdfunding, raccolta fondi via web
  • NGO, Fondazioni, Nazioni Unite
  • Burocrazia e logistica
  • Visti e vaccinazioni, equipaggiamento
  • Procedure di sicurezza
  • Comunicazioni e trasferimento dati
  • Gestione dello stress
  • Editing funzionale
  • Conclusioni e dibattito con i corsisti

Con chi:
Livio Senigalliesi, fotogiornalista con decennale esperienza nel reportage sociale e in zone di conflitto.
Durata: 20 ore ripartite a seconda della disponibilità di tempo dell’autore e dei corsisti
Numero partecipanti: massimo 8, minimo 4
Il workshop può essere realizzato anche all’interno di Master di Specializzazione in cui l’autore può dare un contributo esterno in base alla sua decennale esperianza sul campo.
Info – iscrizioni: contatti@liviosenigalliesi.com

WAR REPORTING TRAINING CAMP

A tutti coloro che intendono lavorare in zone di guerra e necessitano di un corso pratico che approfondisca tecniche di lavoro e sopravvivenza in zone a rischio, l’autore consiglia caldamente il corso “War Reporting training camp” tenuto da professionisti del calibro di Cristiano Tinazzi e Ugo Lucio Borga. Grazie alla loro esperienza ed al modulo proposto ci si può testare ed entrare a contatto con i problemi reali legati ad un contesto a rischio.

Il corso si svolgerà ad Arvier (AO).
Le lezioni si terranno in parte presso la sala polivalente in Via Saint Antoine e in parte nelle zone circostanti per le esercitazioni pratiche.
Per il pernottamento è prevista la sistemazione in tenda, in un campo raggiungibile a piedi.

Il War Reporting Training camp è pensato per tutti i giornalisti, fotografi, videomaker e operatori umanitari che si trovano a lavorare in aree di crisi o zone di conflitto.

Gran parte del corso si svolgerà all’aperto, quindi si deve portare:

  • Giacca impermeabile, cappello e guanti.
  • Scarponcini impermeabili.
  • Una tuta da lavoro intera.
  • Block notes e penna.
  • Torcia.
  • Guanti da lavoro.
  • Elmetto o casco in materiale metallico o plastico.
  • Occhiali antinfortunistici.
  • Bussola.
  • Righello morbido Cambi per 6 giorni (vestiti che non hai paura di sporcare o rovinare).
  • Telecamera o macchina fotografica sono concesse, ma dovete sempre avere il permesso degli altri partecipanti.
  • Tenda, sacco a pelo e fornello da campo.

Per contatti e info rivolgersi a Cristiano Tinazzi via Facebook “War Reporting Training Camp.”