Livio Senigalliesi
Photoreporter

Fanzine

Piccoli opuscoli per grandi storie

SULCIS, TERRA DI MINIERE E DI FAME.

La regione del Sulcis, fuori dagli itinerari classici del turismo in Sardegna, ha mantenuto usi e costumi, natura e tradizioni che ci riportano al passato, alla peculiarità di questa terra. Dai tempi di Fenici e Cartaginesi è famosa per la ricchezza del suo sottosuolo. Per generazioni il lavoro in miniera è stata l’unica risorsa per vivere.

Nel Sulcis non si pratica la pesca nè la pastorizia. Mancano infrastrutture turistiche. Di padre in figlio si sono tramandati la tradizione del lavoro in miniera. Non solo gli uomini ma anche donne e bambini. La povertà era tale che tutta la famiglia contribuiva a mettere sul tavolo un piatto di minestra. Minatori con orgoglio ma il pericolo era tanto e gli incidenti sul lavoro erano l’ordine del giorno. All’inizio del ‘900 proprio qui sono nate le prime rivendicazioni sindacali contro i padroni, duramente represse nel sangue dall’esercito.

Grazie ad un lavoro di ricerca antropologica commissionato nel 2018 dal Goethe Institut, ho potuto documentare le attività tuttora in funzione, raccogliere le testimonianze degli anziani operai e produrre fotografie e video assolutamente inediti. La mostra con immagini, testi e video ha girato in tutta Europa.

In questa piccola fanzine ho voluto raccogliere un estratto del mio reportage affinché abbia la necessaria diffusione. La storia del Sulcis è tutta da scoprire. Grazie a tutte le persone che hanno collaborato alla raccolta di questi preziosi materiali. Tutta la mia gratitudine a Nino Romeo del reparto fotografia della libreria Hoepli di Milano, sensibile promotore di produzioni dal basso.
Chi fosse interessato all’acquisto della fanzine può scrivere una mail a nino.romeo@hoepli.it.

POLESIA – ALLA SCOPERTA DI UN POPOLO SCONOSCIUTO

Esiste una grande palude al confine tra Bielorussia e Ucraina dove si vive come nel 1800. Un luogo abitato da persone che sembrano uscite da un libro di fiabe. Un posto che non esiste sulla carta geografica e dove la gente parla una lingua sconosciuta.

Non conoscono le tecnologie e sono da secoli isolati dalle acque del fiume Pryp”jat’. L’inverno è terribile. La neve supera l’altezza del tetto e la temperatura scende a livelli polari. A causa delle condizioni climatiche e dell’isolamento geografico, tutto è rimasto come un tempo e dalla seconda guerra mondiale non avevano mai incontrato uno straniero. In certi momenti mi sembrava di essere Henry Stanley alla scoperta delle sorgenti del Nilo. E’ stata una vera avventura che vi racconto in questo piccolo libro.
Chi fosse interessato all’acquisto della fanzine può scrivere una mail a nino.romeo@hoepli.it.