Con più di 2,5 milioni di persone (su 22 milioni di abitanti) costrette a fuggire all’estero, i siriani sono la popolazione di profughi più grande al mondo. Più di un milione sono in Libano, sono 584mila in Giordania, 634mila in Turchia, 227mila in Iraq e 135mila in Egitto, ma bisogna calcolare anche i 6,5 milioni di profughi interni, cioè i siriani costretti a lasciare la propria casa ma rimasti nei confini del Paese. Una vera catastrofe umanitaria che entra nel quarto anno di guerra senza che la comunità internazionale abbia dimostrato solidarietà o indignazione. Il massacro continua e questa è una delle tante storie umane che vi voglio raccontare.
Jihan, 34 anni, è fuggita dalla Siria con suo marito A.e due figli. Vengono da Aleppo e la fuga dalla città in rovine è stata tragica. Hanno perso tutto e si sentono disperati, sradicati. Non comprendono perché in tanti posti di guerra i profughi siano assistiti e per loro con ci sono né operazioni di peace keeping né aiuti umanitari. Per andarsene ci vogliono soldi e ce la fa solo chi è benestante e può permettersi questa “roulette russa” pagando trafficanti che ti portano fuori dall’inferno. Per gli altri non rimane che pregare Allah e cercare di sopravvivere un giorno dopo l’altro. I civili sono vittime innocenti ed impotenti, chiusi nella tenaglia dei gruppi armati che si contendono una città ed un Paese ridotto in macerie.
Come molti siriani sono arrivati in Europa dopo un pericoloso viaggio attraverso la Turchia e la Grecia. La loro meta è la Danimarca ma gli ostacoli da superare sono ancora molti. Jihan ricorda tra le lacrime i momenti più tragici dell’esodo e spesso ha pensato di non farcela.
“Ho pensato che avevo sottratto i miei figli al pericolo delle bombe per condurli verso altri pericoli. I trafficanti sono spietati, sono criminali, ci trattavano come bestie. Volevano solo i nostri soldi. Per attraversare il confine tra Turchia e Grecia ci hanno caricato su un peschereccio. Eravamo in troppi e quasi la barca affondava ancora prima di partire”.
Dopo 45 ore di mare in burrasca, approdano sull’isola di Milos. Non trovano nessuna assistenza, né cibo né abiti asciutti. Era solo un punto di transito verso Atene.
“Arrivati ad Atene i trafficanti ci hanno mollato in mezzo alla strada e poco dopo siamo stati fermati dalla polizia. Quattro giorni di prigione che non dimenticherò mai!”.
Poi mio marito A.riesce a parlare con funzionari dell’UNHCR e chiede asilo politico alla Danimarca. La famiglia viene divisa. A. prosegue il viaggio da solo nella speranza di arrivare a destinazione e chiedere il ricongiungimento per moglie e figli.
Jihan e i bambini vengono portati in un campo profughi a 40 chilometri dalla capitale dove inizia una lunga e triste vita da esiliato in una terra ostile.
“I greci ci odiano. Qui siamo considerati un peso, non capiscono la nostra situazione. Noi non vogliamo restare in Grecia, qui non c’è futuro. Le autorità non aiutano nessuno, nemmeno chi sta morendo di cancro. Siamo intrappolati qui, non possiamo andare né avanti né tornare indietro. Mi rimane solo la speranza che un giorno arrivino i documenti per raggiungere A. in Danimarca”.
Una volta Jihan conduceva una vita felice ed agiata nella bella Aleppo.
“La guerra ci ha allontanati dal nostro Paese e l’Europa, con le sue strane leggi, ci ha separati. Non posso vivere senza mio marito. Lo conosco da quando avevo 12 anni. Siamo fuggiti dalla Siria sperando in una vita migliore e trovare conforto e comprensione in Europa”.
Jihan stringe al petto i suoi due figli e si avvia verso la tenda che è diventata la loro casa.
“Sono sconvolta da tutto quello che è successo in questi anni di guerra, ma la cosa che mi fa più rabbia è l’incomprensione e l’indifferenza del mondo”.
La Convenzione di Ginevra del 1951 stabilisce che si deve considerare rifugiato politico chiunque, per causa e nel giustificato timore di essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori dal suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.
Per ulteriori informazioni si rimanda al Rapporto sulla protezione internazionale o a vari siti web come Fondazione Migrantes, UNHCR, Caritas Italiana, IOM.
Questa selezione di immagini è tratta da materiale d’archivio prodotto dal 1991 fino ai giorni nostri. Ringrazio per la collaborazione UNHCR, IOM, MSF, ADL-Brescia e CIAC Onlus Parma. Questo importante materiale documentativo fa parte di una mostra itinerante destinata ad ampliare la conoscenza e la sensibilità per questi temi nelle scuole e nei dibattiti pubblici.
Mar Mediterraneo – Acque internazionali tra Italia e Tunisia 2001 – I resti di un naufragio di una barca di migranti. Giunto sul posto a bordo di una nave della Guardia Costiera, non c’era traccia dei naufraghi. Erano stati inghiottiti dal mare.
Lampedusa / Italia 2001 Motovedetta della Guardia Costiera pronta all’intervento in caso di naufragio di migranti.
Agadez / Niger 2009 – Camion usato dai migranti per attraversare il Sahara e raggiungere la Libia.
Brindisi / Italia 1991
Sbarco di profughi albanesi.
Brindisi / Italia 1991 – Sbarco di profughi albanesi. Dopo violenti scontri con la polizia, alcuni di loro restarono a terra feriti.
Brindisi / Italia 1991 – Sbarco di immigrati albanesi. Dopo violenti scontri con la polizia, alcuni di loro restarono a terra feriti.
Brindisi / Italia 1991 – Sbarco di immigrati albanesi. La polizia italiana li respinse in massa riportandoli in Albania a bordo di navi militari.
Bari / Italia 1991 – Sbarco di immigrati albanesi. La polizia italiana li respinse in massa riportandoli in Albania a bordo di navi militari.
Parma / Italia 2016 – Richiedenti asilo lavorano in un’azienda agricola. Progetto d’inserimento sociale a cura della Onlus CIAC.
Parma / Italia 2016 – Scuola di avviamento professionale per giovani immigrati richiedenti asilo.
Parma / Italia 2016 – Accoglienza richiedenti asilo a cura della Onlus CIAC di Parma. Un mediatore culturale aiuta una famiglia di immigrati sikh nel disbrigo delle pratiche burocratiche.
Parma / Italia 2016 – Accoglienza richiedenti asilo a cura della Onlus CIAC di Parma. Un mediatore culturale aiuta una mamma con bambino nel disbrigo delle pratiche burocratiche.
Parma / Italia 2016 – Servizio di accoglienza per richiedenti asilo. Scuola di lingua italiana nella sede della Onlus CIAC di Parma.
Parma / Italia 2016 – Accoglienza richiedenti asilo a cura della Onlus CIAC di Parma.
Parma / Italia 2016 – Manifestazione per i diritti dei richiedenti asilo.
Parma / Italia 2016 – Un richiedente asilo accolto dalla Onlus CIAC di Parma.
Brescia / Italia 2014 – Inaugurazione della ciclofficina, progetto d’inserimento lavorativo di richiedenti asilo a cura di ADL Brescia.
Brescia / Italia 2011 – Manifestazione di immigrati per ottenere il permesso di soggiorno.
Brescia / Italia 2011 – Un immigrato proveniente dal Ciad non ha un posto dove andare e vive alla Stazione ferroviaria.
Riace / Calabria / Italia 2014 – Scuola di lingua italiana per bambini immigrati.
Riace / Calabria / Italia 2014 – Corsi di avviamento al lavoro per immigrati.
Riace / Calabria / Italia 2014 – Corsi di avviamento al lavoro per immigrati. Sulla sinistra, nella foto, il sindaco Mimmo Lucano.
Breno / Brescia / Italia 2016 – Performance teatrale eseguita da un gruppo di richiedenti asilo. Progetto d’inserimento sociale a cura di K-Pax Onlus.
Brescia / Italia 2014 – Programma di accoglienza e integrazione di migranti e richiedenti asilo politico a cura dell’associazione ADL di Brescia. Peter, fuggito dal Kenya, insegna musica e multiculturalità nelle scuole medie.
Breno / Brescia / Italia 2014 – Corsi di avviamento al lavoro per immigrati. Progetto a cura della Onlus K-Pax.
Breno / Italia 2014 – Un immigrato assistito dalla Onlus K-Pax ha trovato lavoro in una fabbrica metalmeccanica.
Breno / Italia 2014 – Corso di cucina per immigrati richiedenti asilo. I corsi si svolgono nella Scuola Alberghiera con l’intento di dare lavoro specializzato e dignità ai richiedenti asilo.
Breno / Italia 2014 – Scuola di lingua italiana in una casa d’accoglienza per immigrati richiedenti asilo.
Breno / Italia 2014 – Nella casa d’accoglienza per immigrati richiedenti asilo la multiculturalità è un fattore determinante.
Montecampione / Brescia / Italia 2011 – Immigrati sbarcati nell’isola di Lampedusa sono stati abbandonati senza alcun documento nè assistenza sanitaria sulle alte montagne lombarde. Pubblicai queste immagini sul settimanale Espresso destando grande stupore nell’opinione pubblica.
Montecampione / Brescia / Italia 2011 – Immigrati sbarcati nell’isola di Lampedusa sono stati abbandonati senza alcun documento nè assistenza sanitaria sulle alte montagne lombarde. Pubblicai queste immagini sul settimanale Espresso destando grande stupore nell’opinione pubblica.
Roma / Italia 2014 – Profughi afghani dormono in tende vicino alla stazione ferroviaria. Sono minorenni. Nessuna organizzazione statale si occupa dei loro diritti e della rischiesta di asilo politico.
Roma / Italia 2014 – Profughi afghani dormono in tende vicino alla stazione ferroviaria. Sono in maggior parte minorenni. Nessuna organizzazione statale si occupa dei loro diritti e della rischiesta di asilo politico.
Roma / Italia 2014 – Profughi afghani dormono in tende vicino alla stazione ferroviaria. Sono in gran parte minorenni. Nessuna organizzazione statale si occupa dei loro diritti e della rischiesta di asilo politico.
Bolzano / Italia 2009 – Immigrati senza permesso di soggiorno vivono sotto i ponti senza alcuna assistenza da parte delle autorità competenti.
Orta Nuova / Foggia / Italia 2011 – Immigrati vivono in un casale abbandonato in campagna. La mafia locale li sfrutta per la raccolta dei prodotti agricoli.
Orta Nuova / Foggia / Italia 2011 – Immigrati vivono in un casale abbandonato in campagna. La mafia locale li sfrutta per la raccolta dei prodotti agricoli. Solo l’Ong MSF si occupa dei loro problemi di salute e della distribuzione di acqua potabile.
Orta Nuova / Foggia / Italia 2011 – Immigrati vivono in un casale abbandonato in campagna. La mafia locale li sfrutta per la raccolta dei prodotti agricoli. Solo l’Ong MSF si occupa dei loro problemi di salute e della distribuzione di acqua potabile.
Orta Nuova / Foggia / Italia 2011 – Immigrati vivono in un casale abbandonato in campagna. La mafia locale li sfrutta per la raccolta dei prodotti agricoli. Solo l’Ong MSF si occupa dei loro problemi di salute e della distribuzione di acqua potabile.
Orta Nuova / Foggia / Italia 2011 – Immigrati sfruttati dalla mafia locale raccolgono pomodori nei campi. Per 10 ore di lavoro percepiscono 15 euro.
Foggia / Italia 2012 – Gli immigrati impegnati nei campi nella raccolta dei pomodori portano al seguito i bambini costretti a condividere le dure condizioni degli adulti.
Foggia / Italia 2012 – Gli immigrati impegnati nei campi nella raccolta dei pomodori portano al seguito i bambini costretti a condividere le dure condizioni degli adulti.
Foggia / Italia 2012 – Immigrati provenienti dall’Europa dell’est vengono sfruttati dalla mafia locale nella raccolta di prodotti agricoli.
Giugliano / Napoli / Italia 2016 – Immigrati privi di permesso di soggiorno si recano ogni mattina lungo la strada tra Giugliano e Napoli in cerca di un lavoro.
Eboli / Salerno / Italia 2016 – Sfruttamento degli immigrati in agricoltura. Contadine provenienti da Romania e Ukraina lavorano nei campi nel salernitano.
Eboli / Salerno / Italia 2016 – Sfruttamento degli immigrati in agricoltura. Contadini provenienti dal Marocco lavorano nei campi nel salernitano. Sono vittime del caporalato e vivono in condizioni precarie.
Eboli / Salerno / Italia 2016 – Contadine provenienti da Romania e Ukraina sfruttate nella raccolta di fragole nelle campagne del salernitano.
Castel Volturno / Napoli / Italia 2016 – Immigrati privi di permesso di soggiorno dormono all’aperto nei pressi del centro di accoglienza della Caritas.
Giuliano / Napoli / Italia 2016 – Immigrati privi di permesso di soggiorno si recano ogni mattina lungo la strada tra Giugliano e Napoli in cerca di un lavoro. Lavorano in nero e sono vittime della malavita organizzata.
Castel Volturno / Napoli / Italia 2016 – Case lungo il litorale domizio affittate ad immigrati clandestini giunti nella zona di Napoli in cerca di lavoro.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati sfruttati nella raccolta degli agrumi.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati impegnati nella raccolta degli agrumi. All’alba attendono lungo la strada di essere ingaggiati per una giornata di lavoro in nero.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati impegnati nella piana di Gioia Tauro per la raccolta degli agrumi accampati fra le rovine di una fabbrica abbandonata.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati impegnati nella piana di Gioia Tauro per la raccolta degli agrumi accampati fra le rovine di una fabbrica dismessa. Le condizioni di vita sono molto dure e sono vittime dello sfruttamento da parte della malavita organizzata.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati impegnati nella piana di Gioia Tauro per la raccolta degli agrumi accampati fra le rovine di una fabbrica abbandonata. Nella foto il dott. Saverio Bellizzi del team di MSF visita un immigrato per verificare le condizioni di salute.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati impegnati nella piana di Gioia Tauro per la raccolta degli agrumi accampati fra le rovine di una fabbrica abbandonata.
Rosarno / Calabria / Italia 2016 – Immigrati accampati fra le rovine di una fabbrica abbandonata.
Roma / Italia 1990 – Baraccopoli abitata da immigrati senza documenti.
Lampedusa / Italia 2011 – Tombe senza nome degli immigrati deceduti in mare durante la traversata del Mediterraneo.
Lampedusa / Italia – 19 giugno 2011. Rifugiati all’interno del centro d’identificazione ed espulsione di Contrada Briacola. Servizio fotografico commissionato da UNHCR.
Lampedusa / Italia – 19 giugno 2011. Rifugiati all’interno nella ex base Loran.
Si tratta soprattutto di minori non accompagnati. Servizio fotografico commissionato da UNHCR.
Lampedusa / Italia – 22 giugno 2011. Sbarco di 400 immigrati giunti nella notte al porto dell’isola di Lampedusa scortati da una motovedetta della Guardia Costiera.
Lampedusa / Italia 22 giugno 2011 – Sbarco di 400 immigrati giunti nella notte al porto dell’isola di Lampedusa scortati da una motovedetta della Guardia Costiera.
Lampedusa / Italia 22 giugno 2011 – Sbarco di 400 immigrati giunti nella notte al porto dell’isola di Lampedusa scortati da una motovedetta della Guardia Costiera.
Lampedusa / Italia 2011 – Barche usate dagli immigrati per attraversare il Mediterraneo affondano nel porto di Lampedusa.
Lampedusa / Italia 18 giugno 2001 – La porta d’Europa, simbolica scultura di Mimmo Paladino dedicata ai migranti.
Lecce/ Italia 2004 – Centro di accoglienza per immigrati “Regina Pacis”.
Venezia / Italia 2004 – Immigrato giunto in Italia clandestinamente a bordo di una nave mercantile.