La sindrome da Agente Arancio Testo e foto di Livio Senigalliesi
Il 30 aprile 1975 le truppe nordvietnamite entrano a Saigon. Finisce così la guerra del Vietnam. Ma non per tutti. Sono 4 milioni le persone che tuttora subiscono gli effetti dell’Agent Orange, il defoliante alla diossina che l’aeronautica statunitense nebulizzò dal 1961 al 1971 sulle zone di foresta dove si annidavano i Vietcong. Ancora oggi, i figli dei reduci devono convivere con gravi patologie e chiedono giustizia. Centinaia di chilometri di territorio al confine tra Laos, Vietnam e Cambogia sono ridotte ad un deserto. Il danno alla natura e alle persone è irreversibile. Realizzare questo reportage è stato per me come chiudere un cerchio. Una storia iniziata negli anni ’70 con le manifestazioni contro la guerra e terminata l’anno scorso risalendo il Delta del Mekong con la macchina fotografica al collo, ripensando alle immagini di Larry Barrows pubblicate su Life o a quelle dell’amico Gianfranco Moroldo de L’Europeo.
Ho viaggiato lungo il ‘sentiero di Ho Chi Minh’ addentrandomi nella foresta nelle zone dove si è combattuto 40 anni fa. Volevo capire la portata del problema e ho incontrato famiglie di contadini che hanno figli segnati per sempre nel corpo e nella mente. La condizione delle persone affette dalla ‘sindrome da Agente Arancio’ è terribile. Ecco alcune delle loro storie che ci devono far riflettere sulle conseguenze di lungo periodo della guerra chimica.
Cam Nghia, nella provincia di Quang Tri, durante la guerra era un villaggio di Vietcong. Ora lo chiamano il ‘villaggio maledetto’. Nguyen Van Lahn giace da 22 anni su una stuoia in una stanza buia come una caverna e dalla sua bocca escono urla che lacerano il silenzio. Gli hanno legato le mani con uno straccio per evitare che si graffi e la madre Le Thi Mit lo accarezza cercando in ogni modo di calmarlo. Per quelli come lui non ci sono cure. Sono costretti a vegetare aspettando la morte.
Cinquecentomila sono i casi più gravi che vengono curati in centri specializzati come il Tu Du Hospital di Ho Chi Minh City, dove c’è anche una sorta di ‘dark room’ dove vengono conservati in flaconi di formalina centinaia di feti nati morti o deceduti subito dopo la nascita a causa delle gravi malformazioni. Girando tra le corsie s’incontrano bambini di ogni età. Vengono dalle aree del delta del Mekong, dalla Provincia di Kontum e dalle altre provincie ai confini col Laos e la Cambogia.
Recenti prelievi effettuati sulla popolazione delle zone contaminate, sulle vittime, gli animali e la falda acquifera, confermano che la concentrazione della diossina rimane altissima. A causa del disastro ecologico, la contaminazione continua anche ai nostri giorni attraverso il ciclo alimentare. La diossina, assunta attraverso il cibo o il latte materno, entra in circolo, raggiunge gli organi bersaglio e provoca tumori o mutazioni del DNA, producendo una catena di infinite sofferenze dal devastante impatto sociale.
Tu Du Hospital – Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Conseguenze guerra in Vietnam 40 anni dopo. I gemelli Viet e Nguyen Duc, 24 anni, vittime dell’agente arancio. Provengono dal villaggio di Sa Thay, una delle zone più contaminate dall’ Agente Arancio, defoliante alla diossina.
Tu Du Hospital – Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Conseguenze guerra in Vietnam 40 anni dopo. Un bambino con sintomi di menomazioni da diossina viene testato per valutare la gravità della sindrome.
Tu Du Hospital – Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Conseguenze guerra in Vietnam 40 anni dopo. Un bambino con sintomi di menomazioni da diossina viene testato per valutare la gravità della sindrome.
Kroong/Distretto Sa-Thai/Kontum/ Vietnam 2006 – All’interno di una baracca ai margini del villaggio, vive Nguyen Tan Cuong di 16 anni, affetto dalle gravi conseguenze della sindrome da diossina. La madre Bui Thi KimThong, di 58 anni, dice che tiene il figlio in gabbia per salvaguardarne l’incolumità. Non sa come gestire la situazione e non sa nemmeno che a Saigon e Hanoi ci sono centri specializzati per l’assistenza a bambini come lui.
In Vietnam attualmente risultano 4milioni di bambini affetti da questa grave sindrome (fonte Croce Rossa Vietnam).
Kontum / Vietnam 2006 – Centro per l’assistenza delle vittime dell’Agente Orange. In primo piano Nguyen Thanh Ke di 14 anni. Oltre alle gravi conseguenze fisiche e mentali, le piccole vittime vengono spesso abbandonate dalle famiglie che non sanno come gestire il problema e non hanno le risorse economiche per l’assistenza e le cure.
Cam Nghia / Provincia di Quang Tri / Vietnam 2006 – E’ noto come ‘il villaggio maledetto’ a causa dell’alta concentrazione di diossina che ha prodotto gravissime conseguenze alla natura e la popolazione. In nove famiglie visitate ci sono undici vittime con malformazioni fisiche e grave ritardo mentale. Altissima è la percentuale di bambini nati morti. Nella foto, in primo piano, Nguyen Thi Huyen, 73 anni, madre di Le Van Khanh seduto sul letto all’interno della baracca.
Cam Nghia / Quang Tri / Vietnam 2006 – La guerra del Vietnam si è conclusa nel 1975 ma i fratelli Nguyen, nati dopo la fine del conflitto, ne sono ancora vittime. La grave sindrome da cui sono afflitti é conseguenza dell’Agente Arancio, defoliante dall’alto contenuto di diossina che gli aerei USA hanno nebulizzato tra il 1961 e il 1971 sul delta del Mekong e nella zona degli Altopiani Centrali ai confini col Laos.
Cam Nghia/Quang Tri/Vietnam 2006
In primo piano Nguyen Van Truong, 16 anni. Al suo fianco la madre Le Thi Mit più volte irrorata con l’agent orange ai tempi della guerra tra Vietnam e Stati Uniti. Le Thi Mit ricorda: ‘Quando passavano gli aerei che nebulizzavano l’agente orange ci bruciava la gola e lacrimavano gli occhi. Nei giorni seguenti cadevano le foglie degli alberi. Nessuno ci ha mai avvisato della pericolosità della sostanza. Tuttora viviamo dei frutti della terra e beviamo l’acqua dei pozzi’.
Sa-Thay / Kontum / Vietnam 2006 – Due generazioni vittime dell’agente arancio. I reduci e i loro figli e nipoti portano nel DNA le conseguenze della diossina nebulizzata dagli aerei USA tra il 1961 e il 1971 sulle foreste nel delta del Mekong e lungo il confine col Laos col fine di scovare e colpire i Vietcong. In primo piano il piccolo Nguyen Van Nam di 14 anni. Non cammina, non sente. Vive dalla nascita su una stuoia contorcendosi giorno e notte senza tregua.
Dong Son / Valle di A-Luoi / confine Laos Vietnam 2006 – Conseguenze della guerra chimica. Dopo 40 anni dalla fine del conflitto la catastrofe ambientale e sociale è ancora evidente in alcune aree rurali altamente inquinate dalla diossina come la Valle di A-Luoi, nei pressi della frontiera col Laos. Qui la vita degli abitanti – gruppi minoritari di etnia Pa Co – è molto difficile. Un grande cartello all’entrata del villaggio di Dong Son ricorda il pericolo di contaminazione: vietato coltivare e bere l’acqua dei pozzi.
Kontum / Vietnam 2006 – Centro per l’assistenza e la cura delle vittime dell’agent orange.
Tran Hai Phong ha 14 anni ed è nato come centinaia di bambini del distretto di Kontum con gravi menomazioni a causa delle mutazioni genetiche causate dall’agente orange. Grazie alle terapie ha compiuto notevoli progressi e adesso riesce a camminare da solo appoggiandosi ad un bastone. Nella fotografia il giovane Tran mentre compie i suoi quotidiani esercizi di fisioterapia.
Bien Hoa / Delta del Mekong / Vietnam 2006 – Da qui partivano gli aerei USA impegnati nell’operazione ‘Ranch Hand’, migliaia di missioni svolte dal 1961 al 1971 per spargere l’agente defoliante ‘Orange’ sulle zone di foresta dove si annidavamo i Vietcong lungo tutta l’area di confine tra Vietnam, Laos e Cambogia, nota come il ‘Sentiero di Ho Chi Minh’. L’area intorno alla base aerea di Bien Hoa è tuttora pesantemente contaminata. Così pure il vicino Lago di Dong Nai dove gli aerei scaricavano i residui di erbicidi rimasti nei serbatoi al termine di ogni missione. I risultati dell’inquinamento da diossina li si può constatare visitando il locale ‘Centro per i bambini vittime dell’Agent Orange’. Su una popolazione di 500.000 abitanti ci sono 1.000 vittime di gravi malformazioni e lesioni cerebrali irreversibili.
Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Tu Du Hospital, centro per l’assistenza e la cura dei bambini nati con gravi malformazioni a causa dell’Agent Orange. In primo piano il piccolo Huynh Hung. Abbandonato dalla famiglia a causa delle gravi malformazioni dovute alle sindrome da diossina, vive con decine di altri piccoli pazienti nel reparto ‘lungo-degenti’. Secondo fonti della Croce Rossa vietnamita sono 4 milioni i bambini tuttora affetti da questa sindrome che non avrà fine in quanto l’agente chimico ha creato una mutazione irreversibile del DNA.
Ho Chi Mihn City / Vietnam 2006 – Conseguenze della guerra in Vietnam 40 anni dopo. Tu Du Hospital, centro per l’assistenza e la cura dei bambini nati con gravi malformazioni a causa dell’agent orange. In una camera vengono conservati in migliaia di flaconi di formalina i feti dei bambini nati morti a causa delle gravi malformazioni conseguenti alle mutazioni indotte dall’agent orange ingerito dai genitori durante la guerra o assunto tuttora attraverso il ciclo alimentare. Secondo i dati della Croce Rossa Vietnamita le vittime della sindrome da Agente Arancio sono 4 milioni. Decine di migliaia i bambini nati morti.
Ho Chi Mihn City / Vietnam 2006 – Conseguenze della guerra in Vietnam 40 anni dopo. Tu Du Hospital, centro per l’assistenza e la cura dei bambini nati con gravi malformazioni a causa dell’agent orange. In una camera vengono conservati in migliaia di flaconi di formalina i feti dei bambini nati morti a causa delle gravi malformazioni conseguenti alle mutazioni indotte dall’agent orange ingerito dai genitori durante la guerra o assunto tuttora attraverso il ciclo alimentare. Secondo i dati della Croce Rossa Vietnamita le vittime della sindrome da Agente Arancio sono 4 milioni. Decine di migliaia i bambini nati morti.
Ho Chi Mihn City / Vietnam 2006 – Conseguenze della guerra in Vietnam 40 anni dopo. Tu Du Hospital, centro per l’assistenza e la cura dei bambini nati con gravi malformazioni a causa dell’agent orange. In una camera vengono conservati in flaconi di formalina i feti dei bambini nati morti a causa delle gravi malformazioni conseguenti alle mutazioni indotte dall’agente orange ingerito dai genitori durante la guerra o assunto tuttora attraverso il ciclo alimentare. Secondo i dati della Croce Rossa Vietnamita le vittime della sindrome da Agente Arancio sono 4 milioni. Decine di migliaia i bambini nati morti.
Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Conseguenza della guerra in Vietnam 40 anni dopo. Tu Du Hospital. Nell’aula adibita allo studio dei ‘lungo-degenti’ incontro Pham Thi Thuy Linh. Ha 12 anni ed è nata senza braccia. Scrive e lavora al computer usando i piedi.
Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Tu Du Hospital, centro per l’assistenza e la cura dei bambini nati con gravi malformazioni a causa della sindrome da agent orange. A sinistra nella foto il piccolo Tran Huynh Thuong di 4 anni, nato senza occhi e con gravi menomazioni al sistema nervoso centrale.
La sindrome continuerà a colpire per sempre la popolazione perchè l’agente chimico ha provocato la mutazione del genoma. Il territorio colpito è talmente esteso (più di 1000 km) che è impossibile qualsiasi tentativo di bonifica.
Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Nguyen Viet, 24 anni, vittima dell’agente arancio proviene dal villaggio di SaThay, una delle zone più contaminate dalla diossina. Vegeta letteralmente nel letto nel reparto lungo-degenti del Tu Du Hospital, mentre il fratello gemello Duc meno segnato dalla sidrome, grazie alle cure conduce una vita quasi normale.
Ho Chi Minh City / Vietnam 2006 – Conseguenze guerra in Vietnam 40 anni dopo. Nguyen Duc, 24 anni, vittima dell’agente arancio proviene dal villaggio di SaThay, una delle zone più contaminate dalla diossina. Pur affetto da gravi malformazioni conduce una vita quasi normale e lavora nello staff dell’ospedale. Il fratello Viet, a cui era unito alla nascita, è stato più sfortunato. Vegeta letteralmente nel letto, curato dalle infermiere e dalla madre Lam Thi di 52 anni, irrorata più volte durante la guerra dall’Agent Orange
Maledette sono le loro politiche imperialiste. Penso che non si possa colpevolizzare tutto un popolo ma sicuramente sono responsabili di questi gravi crimini i politici che li hanno autorizzati e che non hanno mai pagato, nè per il Vietnam nè per altri più recenti conflitti. Grazie per l’attenzione.
Sono alla fine di questo dominio. Loro hanno causato tutte tutte le guerre da Napoleone in poi. Ovviamente intendo il deep state che aveva poi trovato la loro sede principale negli USA
Ma gli Usa già ne erano già avvezzi: nel ’46 fu approvato il Pacific Proving Ground soprattutto nelle isole Marshall, con test nucleari più radioattivi di Chernobyl. Ricordo di aver visto in tv un documentario dove ogni 10 anni “campioni”di laboratorio venivano trasportati in giacca e cravatta-abbigliamento goffo per loro-nei laboratori newyorkesi per controlli… Ricordo anche lo sguardo compiaciuto più che imbarazzato di R. Reagan., I controlli durarono più di 30 anni.
Il governo e i vertici militari del tempo (non il popolo americano)avrebbero dovuto essere incriminati. Ma il tribunale dell’Aia incrimina chi ” gli dicono ” di incriminare…quindi non quelli che fanno le guerre “giuste “. Una volta le chiamavano guerre “sante”. A mio avviso ogni guerra è un crimine..ma purtroppo la maggioranza degli uomini in un modo o nell’altro giustifica le guerre, con dei distinguo che dipendono da quale parte lo afferma “la tua guerra è ingiusta, la mia invece no..”
Buon giorno Romeo, concordo col suo punto di vista. La Storia la scrivono i vincitori, purtroppo. Ci sono guerre senza fine, come la guerra del Vietnam, in cui continueranno per sempre a morire dei piccoli innocenti. I Presidenti USA e della Gran Bretagna, per loro stessa ammissione, crearono false prove per attaccare e distruggere l’Iraq. Quanti milioni d’innocenti pagarono con la vita la loro folle voglia di potere e di petrolio! L’elenco sarebbe lungo. Non esistono guerre giuste e la pace è una pura illusione. La ringrazio per l’attenzione e le invio un caloroso saluto.
Ho letto con attenzione e al tempo stesso con orrore, il tuo reportage, scoprendo cose che purtroppo sapevo già. Il mio professore di Chimica Organica, della Facoltà di Scienze Biologiche di Firenze, sostiene che nel gruppo di scienziati che misero a punto e approvarono l’utilizzo dell’agente orange, c’era anche un certo Calvin, vincitore del Nobel per aver decifrato la fase oscura della fotosintesi. Ho cercato molto sul web ma non sono riuscito a trovare conferma di questa notizia. Lui insisteva molto su questo e sosteneva che avrebbero dovuto togliergli quell’importantissimo riconoscimento in conseguenza dei disastri umani che l’utilizzo del defoliante ha causato e sta causando. Da cittadino, da uomo, da essere vivente, condanno e maledico tutte le guerre, da docente di scienze non posso sottrarmi al mio dovere di informare i giovani e metterli in guardia anche da certa propaganda che promuove le guerre come unico mezzo per risolvere le dispute. Purtroppo, come scrivi in un commento più sopra, le guerre non finiranno mai.
ottaviano lombardi
5 Luglio 2021 il 10:04 PM
Maledette le guerre, Tutte!
E maledetti tutti i guerrafondai che le ordinano, le iniziano, le amano.
Babas
25 Aprile 2022 il 8:15 PM
Maledetti gli americani
Livio Senigalliesi
26 Aprile 2022 il 11:21 AM
Maledette sono le loro politiche imperialiste. Penso che non si possa colpevolizzare tutto un popolo ma sicuramente sono responsabili di questi gravi crimini i politici che li hanno autorizzati e che non hanno mai pagato, nè per il Vietnam nè per altri più recenti conflitti. Grazie per l’attenzione.
Susanna
22 Gennaio 2023 il 7:43 PM
Sono alla fine di questo dominio. Loro hanno causato tutte tutte le guerre da Napoleone in poi. Ovviamente intendo il deep state che aveva poi trovato la loro sede principale negli USA
Livio Senigalliesi
22 Gennaio 2023 il 8:11 PM
Buona sera Susanna, grazie per l’attenzione! Se vanno a fondo ci trascineranno tutti all’inferno. Spero di sbagliarmi. Un caloroso saluto
Annamaria
9 Ottobre 2022 il 11:57 AM
Ma gli Usa già ne erano già avvezzi: nel ’46 fu approvato il Pacific Proving Ground soprattutto nelle isole Marshall, con test nucleari più radioattivi di Chernobyl. Ricordo di aver visto in tv un documentario dove ogni 10 anni “campioni”di laboratorio venivano trasportati in giacca e cravatta-abbigliamento goffo per loro-nei laboratori newyorkesi per controlli… Ricordo anche lo sguardo compiaciuto più che imbarazzato di R. Reagan., I controlli durarono più di 30 anni.
Romeo
10 Giugno 2023 il 7:21 PM
Il governo e i vertici militari del tempo (non il popolo americano)avrebbero dovuto essere incriminati. Ma il tribunale dell’Aia incrimina chi ” gli dicono ” di incriminare…quindi non quelli che fanno le guerre “giuste “. Una volta le chiamavano guerre “sante”. A mio avviso ogni guerra è un crimine..ma purtroppo la maggioranza degli uomini in un modo o nell’altro giustifica le guerre, con dei distinguo che dipendono da quale parte lo afferma “la tua guerra è ingiusta, la mia invece no..”
Livio Senigalliesi
11 Giugno 2023 il 10:52 AM
Buon giorno Romeo, concordo col suo punto di vista. La Storia la scrivono i vincitori, purtroppo. Ci sono guerre senza fine, come la guerra del Vietnam, in cui continueranno per sempre a morire dei piccoli innocenti. I Presidenti USA e della Gran Bretagna, per loro stessa ammissione, crearono false prove per attaccare e distruggere l’Iraq. Quanti milioni d’innocenti pagarono con la vita la loro folle voglia di potere e di petrolio! L’elenco sarebbe lungo. Non esistono guerre giuste e la pace è una pura illusione. La ringrazio per l’attenzione e le invio un caloroso saluto.
Gianluca Quochi
29 Giugno 2023 il 6:57 AM
Ho letto con attenzione e al tempo stesso con orrore, il tuo reportage, scoprendo cose che purtroppo sapevo già. Il mio professore di Chimica Organica, della Facoltà di Scienze Biologiche di Firenze, sostiene che nel gruppo di scienziati che misero a punto e approvarono l’utilizzo dell’agente orange, c’era anche un certo Calvin, vincitore del Nobel per aver decifrato la fase oscura della fotosintesi. Ho cercato molto sul web ma non sono riuscito a trovare conferma di questa notizia. Lui insisteva molto su questo e sosteneva che avrebbero dovuto togliergli quell’importantissimo riconoscimento in conseguenza dei disastri umani che l’utilizzo del defoliante ha causato e sta causando. Da cittadino, da uomo, da essere vivente, condanno e maledico tutte le guerre, da docente di scienze non posso sottrarmi al mio dovere di informare i giovani e metterli in guardia anche da certa propaganda che promuove le guerre come unico mezzo per risolvere le dispute. Purtroppo, come scrivi in un commento più sopra, le guerre non finiranno mai.